CHI SIAMO - LA NOSTRA STORIA
L'idea di costituire un Gruppo Missionario è nata da don Paolo Michelini nel 1977, che ne ha gettato le fondamenta sollecitando i laici a rendersi consapevoli della realtà del mondo e a interessarsi degli altri. Il suo pensiero era "che si può e si deve continuare ad andare incontro a tutti i fratelli vicini e lontani, ad accogliere ciascuno nella sua identità, ricchezza e povertà, a schierarsi soprattutto a fianco di chi fa più fatica a vivere, di chi si sente rifiutato, emarginato, sfruttato. Si può e si deve, anche e soprattutto, in una società come la nostra dove si respira egoismo e indifferenza, individualismo, disinteresse, rinuncia alle responsabilità". Formato da un numero consistente di parrocchiani, il Gruppo Missionario iniziò la sua attività gemellandosi con una missione nell'isola del Marajò in Brasile, dove già da nove anni operava Giuliana Ondertoller, una ragazza bolzanina che lascia casa, famiglia e lavoro per la strada della missione. Gli incontri quindicinali di riflessione e preghiera del Gruppo, ben presto si tradussero in attività concrete organizzando mostre e vendita di oggetti di artigianato provenienti da tutti i continenti, feste parrocchiali nel cortile della parrocchia, pesche di beneficenza, lotterie, raccolta di vetro (siamo stati i precursori dell'attuale raccolta differenziata), carta da macero, vestiti usati, medicinali e viveri. I proventi di queste attività per anni vennero indirizzati a Giuliana e poi, dopo il suo rientro in Italia nel 1993, devoluti a don Pierluigi Fornasier, un sacerdote diocesano "fidei donum" operante per 35 anni in Brasile e attualmente ancora attivo nell'isola di Atauro a Timor Est. Don Paolo Michelini ha dato il "la" e il Gruppo continua la sua strada, nonostante l'età avanzata di molti dei suoi componenti, ma con lo slancio e la voglia di fare di allora.
Da Gruppo ad Associazione
Dopo ventitre anni di attività, il Gruppo Missionario ha compiuto un passo importante nel proprio cammino di maturazione: nel marzo del 2001 l'Assemblea dei Soci ha approvato all'unanimità lo statuto sociale che porta il Gruppo ad assumere la forma giuridica di "Associazione". Si tratta del primo passo indispensabile per poter accedere all'iscrizione al Registro delle associazioni Provinciali e diventare così ONLUS. Viene preparata e presentata tutta la documentazione necessaria e il 13 settembre 2001, con decreto della Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano, il Gruppo Missionario è iscritto nel registro provinciale delle Associazioni ed è di fatto una ONLUS.
La nostra sfida
Il Gruppo Missionario Regina Pacis è impegnato da quaranta anni nella costruzione di un mondo a dimensione umana, in cui tutte le persone e i popoli siano protagonisti e capaci di costruirsi un proprio futuro e di soddisfare i propri bisogni di base. Lotta alla povertà, garanzia del diritto alla salute e all'educazione, promozione di una società aperta e solidale, sostegno alle popolazioni nel superamento di momenti di crisi, sono questi gli obiettivi dell'agire del Gruppo Missionario in sintonia con i missionari nel mondo. I missionari sono da sempre impegnati in attività di solidarietà sociale. Il contesto sociale, infatti, indica e manifesta quei problemi e quelle urgenze specifiche alle quali occorre saper rispondere singolarmente in pieno spirito di solidarietà, servizio e competenza.
COSA FACCIAMO - 40 anni di Gruppo missionario in cifre.
Il Gruppo Missionario Regina Pacis ha realizzato in questi "quaranta" anni, tramite gli amici missionari o i gruppi collegati, 79 importanti progetti in Paesi dell'Africa, dell'America Latina e dell'Asia, con una presenza significativa in Brasile, Tanzania e Timor Est.
Il volume complessivo delle risorse impiegate è di oltre 5,5 milioni di Euro, di cui circai il 50 % proveniente da contributi pubblici. Il restante 50 %, proveniente da donazioni private, da attività organizzate dal Gruppo e dal contributo proprio dei beneficiari; è un dato che testimonia la collaborazione di centinaia di persone ai tanti progetti ed iniziative messe in cantiere.
Nei primi anni di vita del Gruppo, dal 1977 al 1998, i fondi privati erano tuttavia il 100 per cento delle risorse disponibili, risorse devolute ai missionari bolzanini nelle missioni dell'Isola del Marajò e di Fortaleza per piccoli progetti. Succesivamente, riorganizzata in modo più organico l'attività del Gruppo e allacciati più stretti rapporti con i missionari in diversi stati del mondo, si è potuto attingere ai contributi previsti con le leggi sulla Cooperazione in primo luogo con la Provincia Autonoma di Bolzano, la Regione Trentino Alto Adige, il Comune di Bolzano e Missio Bolzano. Negli anni si è poi sviluppata una collaborazione con varie congregazioni missionarie, specialmente in Africa e America Latina, con le quali sono state realizzate profiquamente diverse iniziative molto importanti per le popolazioni locali.
Le spese di gestione si attestano in media intorno allo 0,01 % delle uscite, una percentuale particolarmente insignificante, resa possibile dal generoso contributo dalla rete di volontari che opera nel Gruppo.
BILANCI ECONOMICI e FINANZIAMENTI PUBBLICI
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