Parrocchia Regina Pacis

Bolzano

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Storia della parrocchia Regina Pacis

Nel dopoguerra a Bolzano, con il sorgere della zona industriale, si doveva provvedere a sistemare le famiglie provenienti da fuori regione, richiamate dalle nuove prospettive di lavoro. Sorsero così, da una parte il rione Dux e le note casette “semirurali” e dall'altra il quartiere Littorio: le vie Torino, Dalmazia, Rodi, Rovigo, Milano. Per la costruzione della chiesa nel nuovo quartiere, nel 1950 furono avviate trattative fra l'Abate di Novacella e la Curia arcivescovile di Trento. Si discuteva per l’dentificazione di un terreno e l'eventuale disponibilità di una parte dell’antico podere “Mariaheim”, in cui è ancora oggi conservata la chiesetta del 1640. In prima battuta l’allora sindaco di Bolzano Ziller voleva la costruzione della nuova chiesa in via Rovigo, dove oggi c'è l’asilo ma poi il nuovo sindaco Pasquali invertì la destinazione delle sedi. Nel settembre 1951 la Curia incaricò l'ingegnere Paolo Candelbergher di stendere un progetto per un complesso che includesse chiesa, oratorio, canonica e anche un cinema e affidò la cura pastorale della nuova comunità a don Lino Giuliani, richiamato da Ruffrè, dove era parroco (1953). Nell’ordine di costruzione delle strutture parrocchiali, si preferì dare la precedenza al complesso che doveva ospitare un cinema-teatro; un luogo dove le nuove famiglie, arrivate a Bolzano da luoghi e tradizioni diverse, avrebbero potuto incontrarsi e confrontarsi e contribuire così alla costruzione di un’identità comune. Il 16 maggio 1954 il Vescovo ausiliare di Trento mons. Oreste Rauzi, benedisse la prima pietra del cinema-teatro, che venne poi inaugurato il 1° novembre 1954, anche come chiesa provvisoria. La parrocchia fu canonicamente costituita qualche mese prima: il 1° settembre 1954 per concessione dell’allora arcivescovo di Trento mons. Carlo De Ferrari, l'ultimo dei Vescovi ad avere il titolo di principe. Il 16 maggio 1955 ebbe luogo la posa e la benedizione della "prima pietra" della chiesa (visibile ancora oggi a lato dell’altare principale); anche se in realtà non era proprio la prima della costruzione, perchè le parti inferiori (l’oratorio e la cripta) erano già state edificate. Tredici mesi dopo, la chiesa venne conclusa e fu benedetta il 23 dicembre 1956 dal Vescovo ausiliare di Trento Heinrich Forer. 

Nel periodo che va dal 1963 al 1973 la parrocchia gestì l’attività del cinema-teatro Cristallo, inaugurato il 16 febbraio 1963. Con 700 posti a sedere e con tutte le infrastrutture necessarie per il cinematografo e l’esibizione teatrale, la vita del Cristallo giovò di un primo periodo “esorbitante"; vitalità che però si concluse nell’arco di un solo decennio, a causa dei troppi debiti accumulati. Per trent’anni, a battenti chiusi, la struttura fu prestata come studio di registrazione alla Sede Regionale della RAI e come sala-prove all’orchestra Haydn. Questa pausa consentì di risanare i debiti e di restituire il teatro alla Parrocchia, che nel 2001 avviò un sondaggio territoriale sui nuovi bisogni della popolazione. Emerse il desiderio di far “rivivere” il Cristallo. Dopo un’ampia ristrutturazione e l’istituzione di un’apposita Associazione, che operasse in collaborazione con gli Enti Pubblici, nel 2005 il Teatro Cristallo ha riaperto le porte al pubblico e a tutt’oggi è un centro di cultura e di svago, vicino alla gente.

La Chiesa Regina Pacis misura in lunghezza 50 mt, 19 mt in larghezza e 16 mt in altezza; può ospitare fino a 470 persone sedute; è dotata di una cantoria sopra-elevata e di una Cripta nel seminterrato. Il campanile, che ospita 5 campane, misura in altezza circa 44 mt e l’oratorio, nel seminterrato, è dotato di diverse sale e di una cucina. La scritta sul frontale del porticato di ingresso della Chiesa: «Deo Optimo Maximo et deiparae Virgini Mariae Reginae Pacis dicatum» in italiano significa: «Chiesa dedicata a Dio, sommo bene, e alla Madre di Dio, la Vergine Maria, Regina della Pace». La statua interna della Madonna, sopra l’altare sinistro, è opera dello scultore: Vincenzo Mussner di Ortisei. La statua di S. Giuseppe, sopra l’altare destro, fu donata dal Circolo ACLI nel 1962 e inaugurata il 1° maggio dello stesso anno, durante una inconsueta celebrazione, nella quale la statua arrivò in parrocchia appesa ad un elicottero. I vetri delle due porte laterali della chiesa rappresentano l’alba e il tramonto mentre le sfumature dei colori delle vetrate superiori, realizzate dalla scuola provinciale di Vetroricerca, oltre a rappresentare la Creazione, fanno dirigere lo sguardo verso l’abside centrale, in cui è rappresentata una atipica Resurrezione, quasi esplosiva: la forza del cielo, che l’uomo porta nel cuore. I portali esterni, opera dello studio Pizzol, raffigurano l’umanità in cammino tra passione e resurrezione

Campanile e campane

Nel campanile di Regina Pacis sono presenti cinque campane. I loro nomi, tratti dalle litanie lauretane, sono: REGINA PACIS - PIA MATER DOLENS - AUXILIUM CHRISTIANORUM - CAUSA NOSTRAE LAETITIAE - STELLA MATTUTINA. Le prime tre campane entrarono in funzione il 6 gennaio 1957, la quarta e la quinta il 1° maggio dello stesso anno; tutte e cinque furono “battezzate” dal Vescovo Forer. La campana denominata "Regina Pacis" è la maggiore, pesa 1350 Kg, corrisponde alla nota RE e fu donata dai fedeli della parrocchia; la “Pia Mater Dolens” pesa 850 Kg, produce la nota MI e suona in memoria dei caduti; la “Auxilium Christianorum”, donata dal Comune di Bolzano, pesa 600 Kg e il suo squillo corrisponde alla nota FA diesis; la quarta e la quinta campana sono le più piccole. Ogni campana porta inciso il proprio nome assieme ad alcune raffigurazioni di Maria e alla lista dei nomi dei benefattori grazie ai quali è stato possibile acquistarle. La campana “Causa Nostrae Laetitiae” fu donata dalle ACLI provinciali.


I nuovi ordinamenti giuridici impongono la regolamentazione del suono delle campane soprattutto nei centri densamente abitati e nelle prime ore del mattino. L’utilizzo delle campane è consentito principalmente per indicare le celebrazioni liturgiche o i momenti più importanti della vita nella comunità cristiana (feste o lutti).

Il capitello

Nel 2020, anno della pandemia mondiale causata dal nuovo virus denominato Covid-19, è stato eretto nel piazzale della chiesa Regina Pacis un capitello dedicato alla Madonna, a ricordo di questo difficile periodo, contrassegnato da limitazioni, quarantene e purtroppo anche da lutti.

Il capitello è stato inaugurato durante la festa dell’Assunzione di Maria in Cielo, la sera del 15 agosto 2020, con l’installazione al suo interno della statua della Madonna, gentilmente offerta dai fratelli Gianni e Renato Villotti; pure la realizzazione dell’opera muraria del capitello è stata opera di Gianni e Renato con la collaborazione di Cesare.

Queste le parole di benedizione del parroco il giorno dell’inaugurazione:


Siamo riuniti, sorelle e fratelli per esporre alla pubblica venerazione la statua della Vergine Maria in questo nuovo capitello.

La nascita della chiesa è anche opera di Maria: Lei ha dato credito alla speranza, ha partorito il Figlio, lo ha seguito ed era con i dodici discepoli nel Cenacolo, nel momento germinale della Chiesa, in cui si è preso coscienza dello Spirito Santo, capace di infondere coraggio e fiducia nei confronti della storia dell’umanità. Maria è l’immagine della vera Chiesa: il pieno compimento di ciò che essa desidera e spera di essere.

Benediciamo questa statua di Maria in quest’anno della storia degli uomini segnato dalla minaccia globale del Coronavirus. Benediciamo questo capitello che è stato eretto a memoria di questo evento e delle tante vittime che ha causato e sta ancora causando.

Lo lasciamo qui nei confini della parrocchia fuori dalla chiesa, affacciato sulle strade dei nostri giorni, percorse da persone che non sentono più il bisogno di questi segni.

Questo angolino che ha la bellezza della natura e il sapore della semplicità, di cui è capace il nostro animo,

ricordi a tutti coloro che la guarderanno il contributo del cielo che fa vivere la terra!

Maria, che ha creduto nel cielo e per questo, come professiamo nell’odierna festa dell’Assunzione, è entrata in esso, assista i malati e ricordi a tutti, che abbiamo il pieno diritto di chiedere il cielo della guarigione, qualsiasi essa sia, quella che ci ricolloca nella vita e ci fa assaporare l’immenso cielo dell’amore.

L’oratorio Regina Pacis

Il complesso denominato “Oratorio Regina Pacis” è parte integrante della Parrocchia “Regina Pacis” ed ha come finalità quella di accogliere le attività parrocchiali, ma può ospitare, a insindacabile giudizio dell’amministrazione parrocchiale, anche attività promosse da Singoli o Associazioni purché non in contrasto con gli obiettivi della Parrocchia.

L’Oratorio Regina Pacis è costituito da una parte di edificio situato sotto la chiesa, un ampio cortile recintato e asfaltato.

E’ composto da cinque Sale della seguente capienza: tre Salette (denominate Arancione, Celeste e Bianca) della capienza di circa 25 persone, una Sala (denominata Verde) della capienza di circa 50 persone, una Sala (denominata Azzurra) della capienza di circa 75 persone. L’oratorio è dotato anche di una Cucina il cui uso è riservato a situazioni particolari.

Risanamento intonaco - anno 2020

A fine luglio del 2020 si è conclusa l’operazione di risanamento degli intonaci della chiesa e del campanile di Regina Pacis (iniziati nel novembre 2019), che già da qualche tempo necessitavano di un intervento complessivo di riqualificazione. 

I, il progetto preventivato inizialmente, è stato ridimensionato in corso d’opera a causa della contingenza creata dalla pandemia da Coronavirus; non sono stati infatti risanati i due blocchi di edificio adibiti a canonica e a sagrestia (qui l’intonaco non presentava comunque elementi di pericolosità da distacco); rimane da sistemare e mettere a norma l’impianto elettrico del piazzale esterno. 

Il costo complessivo dell’opera ha raggiunto la cifra di € 233.583,78; hanno aiutato un contributo pubblico dalla Provincia autonoma di Bolzano di 80.000 € e un contributo di 8.000 € della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.


costo complessivo            233.583,78 €

contributo pubblico                 80.000 €

contributo fondazione Cassa di Risparmio                    8.000 €

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a carico della Parrocchia                145.583,78

Visitazione - Maria Heimsuchung

piazza Rauzi, 1 - Rauzi Platz, 1

39100 Bolzano - Bozen

📞  0471 916224

info@reginapacisbz.it

Regina Pacis

via Dalmazia, 28 - DalmatiaStrasse, 28

39100 Bolzano - Bozen

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