Parrocchia Regina Pacis

Bolzano

Parrocchia Visitazione

Storia della Parrocchia Visitazione

La Chiesa della Visitazione è stata costruita nel 1968 nell’allora costruendo quartiere Europa. L’edificio era stato inizialmente pensato come primo blocco di un futuro oratorio, che prevedeva nelle vicinanze e sullo stesso terreno, la costruzione di una nuova chiesa, per soddisfare le esigenze di cura d’anime del territorio in continua espansione. Questo primo blocco fu’ costruito con contributi statali, come prevedevano i patti tra Stato Italiano e Chiesa Cattolica di allora. Non fu’ più ampliato, sia perché nel 1984 cambiarono le norme di finanziamento dei luoghi di culto, sia perché i confini tracciati dalla Diocesi per la nuova parrocchia della Visitazione (sorta a cavallo di quartieri già esistenti) non richiedevano l’ampliamento del luogo dedicato al culto, che negli anni, si era rivelato sufficiente per le esigenze pastorali.

Il 15 giugno 1969, con una celebrazione iniziata alle ore 18.30, la nuova chiesetta, veniva aperta al pubblico e consacrata dal Vescovo ausiliario mons. Enrico Forer. Così scriveva il Settimanale diocesano «Il Segno» per quell’occasione: «La nuova chiesa è di fattura moderna, ma molto funzionale. Nella sua struttura esterna non si differenzia dalle case degli uomini: è inserita nel quartiere, come una qualsiasi casa di abitazione. Questa circostanza può rendere la chiesa poco individuabile rispetto alle altre case ma in compenso da a questa casa di Dio un certo sapore domestico, che è molto apprezzato dal popolo cristiano».

Al suo interno la chiesa della Visitazione contiene dipinti di Enzo Rossi e sculture (un crocifisso e 12 formelle rappresentanti la Via Crucis) di Giovannni Dragoni. Nel 2014 è stato aggiunto un bassorilievo ligneo raffigurante una originale rappresentazione della Visitazione (l’abbraccio tra Maria ed Elisabetta) realizzato da Agostino Farina. All’esterno (a cura del Comune di Bolzano, in seguito alla ri-sistemazione della piazza, avvenuta nel 2004) è stata posta una statua-fontana (progettata dall’artista meranese Alisa Mandel), che rappresenta l’episodio evangelico della visita di Maria alla cugina Elisabetta. 

Il complesso parrocchiale della Visitazione è stato costruito come opera provvisoria; il corpo unico dell’edificio è costituito da un prefabbricato adibito a chiesa, in cui sono stai ricavati dei locali per la sagrestia, l’ufficio parrocchiale e l’appartamento del parroco. Da oltre quarant’anni la struttura è al servizio dell’intero quartiere, sia di lingua italiana, che di lingua tedesca con un bacino di utenza di circa 5.500 persone.

don Giuseppe Rauzi

Don Giuseppe Rauzi nato a Male (TN) in Val di Sole il 4 aprile 1931, ordinato sacerdote a Trento nel 1956, divenne cappellano a Matterello (TN) e nel 1960 venne a Bolzano, alla parrocchia del Duomo. Nel 1969 appena costruita la chiesa della visitazione in Viale Europa a Bolzano ne divenne prima rettore e poi nel 1978, parroco fino alla morte. Dal 1962 al 1996 fu insegnante di religione al liceo classico "G. Carducci" di Bolzano.


Si è spento a Bolzano, dopo un cammino "nella valle oscura della malattia" durato poco più di un anno, nella notte di venerdì 22 novembre 2002. Il 22 novembre 2012 la Città di Bolzano ha dedicato alla sua memoria la piazzetta antistante la chiesa della Visitazione.

Il bassorilievo della Visitazione

Nel 2013, in previsione della ristrutturazione della chiesa Visitazione (avvenuta poi nel 2017), il Consiglio Parrocchiale ha commissionato all’artista bolzanino Agostino Farina, amico e da sempre collaboratore della comunità parrocchiale, un bassorilievo in legno per raffigurare l’episodio evangelico (che dà il nome alla chiesa) dell’incontro tra Maria e la cugina Elisabetta (Lc 1, 39-56).

La scultura, oltre a rappresentare il tenero abbraccio tra le promesse madri, raffigura anche il “sussulto del grembo” percepito da Elisabetta nel momento dell’incontro con Maria ed espresso nell’opera con dei centri concentrici in espansione. E’ la misteriosa forza che si genera negli incontri significativi della vita; forza che per seguire la sua onda, fa alzare lontano lo sguardo e sa quindi generare futuro, come il nascituro nel grembo di Elisabetta aveva avvertito.

 

Dall’omelia del 31 maggio, festa della Visitazione: La gioia è innata, non si impara dagli altri. La si percepisce nel sussulto del cuore; il sussulto è qualcosa che nessuno può spiegare, lo puoi sentire solo tu; si genera in quella parte di noi originaria, dove il male non può entrare. Quando sussultiamo? Sicuramente quando non ci sentiamo giudicati, quando siamo guardati così come siamo… quando qualcosa o qualcuno smuove la fiducia che c’è in noi…

Beati coloro che ascoltano il sussulto del cuore! E’ questo fremito che ricorda il grande potere che abbiamo di accendere luce e di sentire l’«oltre» che la fiducia rivela.

Visitazione - Maria Heimsuchung

piazza Rauzi, 1 - Rauzi Platz, 1

39100 Bolzano - Bozen

📞  0471 916224

info@reginapacisbz.it

Regina Pacis

via Dalmazia, 28 - DalmatiaStrasse, 28

39100 Bolzano - Bozen

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